Mobility Manager: compiti, responsabilità e obbligo di nomina

Partiamo dalla domanda principale CHI E’ IL MOBILITY MANAGER?

Il Mobility Manager è una figura professionale, competente e formata, che ha il compito di gestire la mobilità del personale all’interno dell’azienda.

Compare per la prima volta nell’ordinamento italiano nel 1998, a seguito dell’emanazione da parte del Ministero dell’Ambiente di un Decreto Ministeriale, sulla mobilità sostenibile delle aree urbane. Il Decreto nasceva in risposta all’approvazione del Protocollo di Kyoto sui cambiamenti climatici.

E proprio per rispondere e affrontare i cambiamenti climatici, veniva introdotta una nuova figura, quella del “Responsabile della Mobilità Aziendale” oggi tradotta in Mobility Manager.

Per molti anni, la figura non è stata valorizzata e nel nostro paese le aziende che potevano vantare all’interno della loro organizzazione tale professionalità erano davvero poche. Oggi, grazie al Decreto Rilancio (DL 34/2020, convertito in Legge 77/2020), la figura del Mobility Manager non solo viene ripresa ma anche rafforzata e diventa obbligatoria per tutte le aziende con più di 100 dipendenti.

L’obiettivo? Promuovere la riduzione dell’inquinamento ambientale causato dai dipendenti che utilizzano un veicolo privato negli spostamenti casa – lavoro e viceversa.

In realtà, il Decreto Rilancio ha previsto due declinazioni della figura, distinguendo tra:

  • Mobility Manager Aziendale: figura nominata dalle aziende o dalla pubblica amministrazione, con l’obbiettivo di promuovere in modo continuativo, soluzioni ottimali di mobilità sostenibile.
  • Mobility Manager di Area: figura nominata dai comuni, con l’obiettivo di definire e implementare politiche di mobilità sostenibile, nell’area di pertinenza del comune presso il quale è nominato, e operare un coordinamento tra i vari Mobility Manager aziendali, del territorio di competenza.

QUALI SONO I COMPITI DEL MOBILITY MANAGER?

Per la riduzione dell’inquinamento ambientale, prodotto dagli spostamenti casa-lavoro, com mezzi privati, il Mobility Manager deve produrre il PSCL.

PSCL PIANO DEGLI SPOSTAMENTI CASA LAVORO

Il PSCL è uno strumento di pianificazione degli spostamenti, ed ha l’obbiettivo di:

  • Promuovere la realizzazione di interventi per l’organizzazione e la gestione della domanda di mobilità del personale dipendente;
  • Monitorare gli spostamenti dei dipendenti e valutare il livello di soddisfazione dei dipendenti, mediante indagini specifiche;
  • Riduzione dei costi prodotti da spostamenti non sostenibili;
  • Riduzione dell’inquinamento atmosferico;
  • Riduzione del consumo di energia.

Il Moblity Manger dovrà altresì, curare i rapporti con enti pubblici e privati, che sono direttamente coinvolti nella gestione degli spostamenti del personale dipendente e collaborare con il Mobility Mnager di Area integrando il PSCL, con le azioni promosse per incentivare la mobilità sostenibile.

Per promuovere e diffondere la mobilità sostenibile in azienda o nell’ente, il Mobility Manager, potrà promuovere iniziative di informazione, formazione e sensibilizzazione sul tema.

QUANDO E’ OBBLIGATORIO NOMINARE IL MOBILITY MANAGER?

Lo abbiamo già accennato in precedenza, l’obbligo scatta per tutte le aziende pubbliche o private con più di 100 dipendenti, ubicate:

  • in un Capoluogo di Regione;
  • in una Città metropolitana;
  • in un Capoluogo di Provincia;
  • in un comune con popolazione superiore a 50.000 abitanti.

Un punto importante da chiarire, riguarda inoltre, il parametro di determinazione della soglia dei 100 dipendenti, per ogni singola unità locale afferente all’azienda. Il Decreto Rilancio ha stabilito che vanno considerati nel computo, anche i lavoratori che seppur dipendenti di altre imprese o pubbliche amministrazioni, operano stabilmente, con presenza quotidiana continuativa, all’interno del sito. Facendo rientrare in questa definizione anche i lavoratori in distacco, comando e tutti i lavoratori afferenti ad appalti e/o servizi.

Andando verso le conclusioni, una domanda lecita riguarda le competenze che deve avere il Mobility Manager e tutti i professionisti aspiranti a ricoprire il ruolo.

QUALE FORMAZIONE E COMPETENZE DEVE POSSEDERE UN MOBILITY MANAGER?

La normativa prevede di nominare figure con un’elevata e riconosciuta competenza professionale e/o comprovata esperienza nel settore della mobilità sostenibile, dei trasporti e della tutela dell’ambiente.

Per comprende meglio quali siano le competenze possiamo prendere come riferimento la Norma UNI/PdR 35:2018 ” Profili professionali della mobilità aziendale – requisiti di conoscenza, abilità e competenza e indirizzi per la valutazione della conformità”.

Il Mobility Manager deve possedere conoscenze in tema di:

  • mobility managment;
  • economia green;
  • conoscenze informatiche (software di mobility managment);
  • diritto del lavoro;
  • relazioni sindacali e accordi;
  • organizzazione aziendale e risorse umane.

Inoltre, la Norma UNI/PdR 35:2018 fornisce linee guida per la valutazione di conformità dei requisiti della figura e per la certificazione professionale della stessa.